In collaborazione con Studio geom. F. Calligaris
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
- POSIZIONE BARICENTRICA NEL BASSO ISONTINO
Rispetto ai comuni del mandamento con un bacino di c.a. 65.000 abitanti
- AREA SERVITA DA TUTTE LE CONNESSIONI locali e extraterritoriali
La bretella dal Casello autostradale alla strada per Grado, consente di raggiungere Staranzano, S. Canzian d’Isonzo e Monfalcone in pochi minuti. Verso nord, nel raggio di 10 km la Strada Regionale 305 (via Redipuglia) porta ai centri di Fogliano, San Pier d’Isonzo e Sagrado. Il nuovo Polo Intermodale offre la connessione integrata con l’Aeroporto, la Stazione F.S. Venezia-Trieste e la Stazione BUS/Autocorriere.
- IL CONTESTO AL CONTORNO
L’ingresso Nord-Est di Ronchi dei Legionari presenta un tessuto urbanistico a bassa densità, costituito da edifici mono-bifamiliari a due, tre piani. Lungo via Redipuglia, sono presenti alcuni servizi commerciali di base, mentre a nord è presente il Supermercato Bennet ed il centro Commerciale Ramonda.
- UN QUARTIERE E UN FRONTE URBANO di 700 m DA RIGENERARE
Possibilità di sviluppare un progetto integrato di riuso e sviluppo di modelli innovativi dell’abitare per fornire risposte a tutto il mandamento.
LA STORIA E LO STATO DI FATTO
L’impianto urbanistico si sviluppa su via Redipuglia (S.R. 305) e lungo l’asse centrale di via G. Matteotti in direzione nord-est.
- I lotti di forma regolare (c.a. 1.000 mq/l’uno) ospitano 56 fabbricati bifamiliari.
- La costruzione, affidata alla “Ditta Pater – costruzioni edili speciali – di Milano”, avviene tra il 1940 e il 1941, per fornire alloggi alle famiglie delle baracche della “Borgata rurale Italo Balbo”.
- A metà agosto del 1941, con gli alloggi non ancora completamente terminati, il XXX Battaglione del Genio Guastatori è autorizzato ad occupare 36 casette. Nel 194 2 un reparto della Regia Aeronautica si insediò nei restanti 23 edifici ancora liberi.
- Nel maggio 1942 le prime 36 costruzioni furono liberate per la popolazione comunale.
- Il 28 settembre 1942, un decreto del Prefetto di Trieste assegna l’area all’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari, nella quale trovarono posto circa 400 persone tra la fine del 1943 e l’inizio del’44.
Oggi l’area è in progressivo degrado, con l’abbandono delle abitazioni sempre più fatiscenti.
IL PROGETTO UNITARIO SULL'AREA - MASTER PLAN
Nell'ipotesi sviluppata, il ridisegno unitario dell'area mantiene l’identità del luogo e conferma la griglia urbana esistente, modificando soltanto le tipologie edilizie verso la statale per l’inserimento dei parcheggi di relazione e degli edifici plurifamiliari.
L’impianto con distribuzione a piazza diffusa lungo l’asse centrale, di via Matteotti che si trasforma da viabilità carrabile in “cuore di verde e servizi” su cui affacciano le abitazioni e si sviluppano i percorsi ciclopedonali, le aree gioco e di relazione. La viabilità e i parcheggi sono perimetrali, con ingresso da via Redipuglia e controviale interno; oltre a via Delle None che potrà collegarsi anche la Bretella verso il Supermercato Bennet.
I volumi residenziali si sviluppano verso il verde urbano e sono protetti dalle piantumazioni lungo via Redipuglia;
gli edifici a bassa intensità prevedono la trasformazione delle attuali bifamiliari in edifici quadrifamiliari sviluppati al piano terra più soppalco e con giardino privato.
ATTUAZIONE PER FASI
A differenza del passato oggi è necessaria una «nuova visione» per l’Area Pater, considerando le dinamiche e le esigenze del bacino di utenza pluri-comunale. Un modello basato sul mantenimento delle identità del sito a basso impatto edificatorio, ma con nuove logiche di gestione e sostenibilità del p atrimonio pubblico. Sarà quindi opportuno applicare uno specifico programma di rigenerazione urbana, condiviso con i residenti, ad elevata ricaduta sociale, con partecipazione pubblico-privato e finanziamenti europei.
2018
Ronchi dei Legionari
Rigenerazione urbana